Articoli su Giovanni Papini

1902


Paolo Mantegazza

Giovanni Papini: Leonardo da Vinci Antropologo

Pubblicato in: Archivio per l'Antropologia e l'Etnologia, (nella rubrica comunicazioni scientifiche), anno XXXII, vol. XXXII, fasc. 3, pp. 647-648.
(647-648)
Data: maggio-agosto 1902



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Il Papini rintraccia tutti quei passi di Leonardo che possono riferirsi all'antropologia, specialmente quelli che contengono in germe ricerche di embriologia, di anatomia comparata, di antropometria e di fisionomia. Riporta gli accenni importantissimi che si riferiscono alle relazioni fra gli uomini e gli animali superiori, intravvedute da Leonardo, e termina con qualche notizia sulle cose etnologiche che si trovano negli scritti del pensatore da Vinci, esponendo le prove che hanno fatto credere a un suo viaggio in Egitto e in Armenia.
PRESIDENTE. — Ringrazio vivamente il socio Papini per la sua bella e interessante comunicazione, nella quale ha studiato il grande Leonardo come antropologo. Devo aggiungere ch'egli ha accarezzato, direi quasi, una delle fibre più sensibili del mio cuore, perchè, se in


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una delle tante inchieste che si sogliono fare in questi giorni, mi si domandasse chi sia per me il più grande degli italiani, risponderei senza esitare: Leonardo da Vinci. Egli fu sommo pittore, grande scrittore, anatomico insigne; nelle matematiche superiori toccò le più alte cime, e senza conoscere le invenzioni già fatte prima di lui, le fece una seconda volta. Nella meccanica applicata ci ha date quelle conche maravigliose, che ci permettono di salire e discendere le acque a grandi pendenze, potendosi dire di lui, che nell'arte e nella scienza fu uno dei genii più originali e più fecondi.


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